Cataratta: quali sono i fattori predisponenti?

La classificazione della cataratta avviene sia in base all’età di insorgenza, sia in base alla localizzazione e sia in base alla presentazione obiettiva. La cataratta insorge con l’avanzare dell’età e consiste nella progressiva opacizzazione del cristallino, che è la lente naturale dell’occhio. Per capire meglio il fenomeno della cataratta proviamo a paragonare l’occhio ad una macchina fotografica. L’intervento di asportazione della cataratta coincide, dunque, con l’asportazione del cristallino opacizzato. Molte cose possono portare alla formazione della cataratta, ma la causa più comune è il processo di invecchiamento naturale. Quando un cristallino invecchia, gradualmente si ispessisce e ingiallisce, fino a diventare una “cataratta”.

Altre malattie, quali il diabete e il glaucoma possono aumentare le probabilità che una persona sviluppi la cataratta. Nella cataratta, la trasparenza del cristallino viene meno per la formazione di agglomerati proteici. Perché ciò avvenga è ancora oggetto d’indagine. Tuttavia, i fattori di rischio principali sono diabete, età avanzata, tabagismo, malnutrizione, traumi al capo, prolungate terapie con corticosteroidi, avvelenamento da radiazioni, naftalene o da alcaloidi della segale cornuta.

Non occorre più aspettare che la cataratta sia “matura” per operarsi, conviene fare l’intervento quando ci si accorge di non vedere più bene per svolgere i compiti e le attività che interessano. Oggi l’intervento di cataratta è mini invasivo se viene eseguito con le più moderne tecniche in un centro d’avanguardia. Nei pazienti giovani con età inferiore a 40-45 anni l’intervento di cataratta non è consigliabile a meno che la cataratta non rappresenti un importante ostacolo per la vista.

Con l’intervento si perde l’ accomodazione che fino a questa epoca della vita è ancora funzionante.  La cataratta senile si sviluppa lentamente senza dare sensazioni spiacevoli, molto spesso chi ne è affetto non se ne rende conto fino a quando non incontra difficoltà visive o la necessità di cambiare frequentemente gli occhiali. Al contrario di quanto talvolta si pensi, la cataratta non è un velo che scende sopra l’occhio, ma è una progressiva ossidazione, disidratazione, inspessimento ed opacizzazione del nostro cristallino.

 

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