Narcolessia: ecco dove saperne di più

Narcolessia: che cos’è?

Hai mai sentito parlare di narcolessia, quella strana malattia che provoca attacchi di sonno incontrollabili? Sicuramente, saprai che esiste ma ti chiederai cosa la provoca e se esiste una cura.

 

La narcolessia è una malattia rara che, tuttavia, colpisce una percentuale sempre più crescente della popolazionesi e che è considerata essere un grave disturbo dell’eccitazione.

Questa malattia persistente è caratterizzata da attacchi di sonno irrefrenabili e sonnolenza eccessiva la quale, a seconda del grado di gravità, tende ad avere un impatto su tutti gli aspetti della tua vita personale, professionale, sociale e familiare.

Ecco i principali sintomi della narcolessia:

  • Sonnolenza diurna eccessiva quotidiana;
  • Irrefrenabile voglia di dormire: questi attacchi di sonno possono verificarsi improvvisamente durante il giorno, anche durante attività come mangiare, guidare, lavorare .

La ricerca ha stabilito che la narcolessia è attribuita all’interruzione della secrezione di un neurotrasmettitore il cui nome è ipocretina e che risulta in un funzionamento anomalo dei meccanismi di regolazione del ciclo sonno-veglia. Non è nota l’origine di questa interruzione ma si presume potrebbe essere di origine genetica o immunologica.

Nei Centri del Sonno si possono eseguire i seguenti esami:

  • La registrazione polisonnografica (PSG) può evidenziare disturbi del sonno e valutare il grado di gravità della malattia.
  • Lo scopo del test TILE (Iterative Fall asleep Latency Test) è misurare la tendenza ad addormentarsi durante il giorno.

Quali sono i trattamenti?

I pazienti possono essere trattati con antidepressivi che contrastano gli “attacchi di sonno”. Vengono anche prescritti diversi trattamenti farmacologici per stimolare la vigilanza. Ma questi trattamenti limitano semplicemente i sintomi, senza curare i malati. Quindi, la cura della narcolessia consiste essenzialmente in una buona gestione del sonno compresa la pratica dei sonnellini durante il giorno.

Un trattamento valido della narcolessia, potrebbe provenire da cellule staminali, secernenti ipocretina, che verrebbe iniettata direttamente nel cervello, a livello dell’ipotalamo. Tuttavia, bisognerà attendere ancora  alcuni anni di ricerca prima che i narcolettici possano beneficiare di trattamenti definitivi.

Ecco dove potrai saperne di più sulla narcolessia.

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