Delle pastiglie del freno si sente parlare spesso ma delle pinze freno moto, ossia di quell’insieme che sorreggono le pastiglie suddette, se ne sente parlare meno. Sono delle ganasce di acciaio o altro materiale che esercitano pressione sulle pastiglie dei freni. Le pinze freno hanno la funzione di fissare le pastiglie dei freni assicurando la loro mobilità durante il processo di frenatura. Attualmente esistono due tipi di pinze: flottante e fissa. La pinza flottante presenta pistoncini e liquido solo da un lato. L’alloggiamento della pinza è fissato sul fuso alla rispettiva staffa, la quale, a sua volta, è attaccata per mezzo di bulloni al fuso a snodo e serve come punto di installazione delle pastiglie dei freni. Una pinza di tipo fissa non ha bisogno di perni di guida, mentre i pistoni sono disposti su entrambi i lati del disco freno.
Le pinze freno moto, grazie all’impiego di esclusive tecnologie di produzione, garantiscono un alto livello di prestazioni per potenza frenante, controllo e comfort, oltre a un design senza uguali in ambito motociclistico. Si tratta dunque di un elemento non banale: è chiaro a chiunque che un loro mal funzionamento, una loro anomalia, potrebbe determinare guai seri. Nelle competizioni si usano pinze monoblocco ricavate dal pieno o forgiate e non in fusione (come la maggior parte delle dotazioni di serie) perché migliorano ulteriormente le prestazioni meccaniche del prodotto e quelle dinamiche della moto, essendo più leggere.
Le pinze montate sulla maggior parte delle moto sono di tipo assiale tradizionale, alcune moto negli ultimi tempi stanno però convertendosi alle pinze radiali, che generalmente sono con attacco con interasse 108 mm per le moto giapponesi e 100 mm per le moto italiane/europee. L’utilizzo delle migliori leghe di alluminio e le peculiari tecniche di lavorazione, insieme alla costante innovazione nella progettazione, conferiscono alle pinze freno doti di rigidità eccezionale.
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